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S. Sebastiano elegantemente scolpito in legno - Dolfi statue sacre in vendita; S. Sebastiano (256-288 d.C. circa) fu un santo paleocristiano e martire. Secondo la credenza tradizionale, fu ucciso durante la persecuzione dei cristiani da parte dell'imperatore romano Diocleziano. All'inizio fu legato a un palo o a un albero e colpito con delle frecce, anche se questo non lo uccise. Secondo la tradizione, fu salvato e guarito da sant'Irene di Roma, che divenne un soggetto popolare nella pittura del XVII secolo. In tutte le versioni della storia, poco dopo la sua guarigione si recò a Diocleziano per metterlo in guardia dai suoi peccati, e di conseguenza fu colpito a morte con una mazza da baseball. È venerato nella Chiesa cattolica romana e nella Chiesa ortodossa.
La più antica testimonianza dei particolari del martirio di Sebastiano è una predica sul Salmo 118 del vescovo Ambrogio di Milano (Sant'Ambrogio) del IV secolo. Nella sua predica Ambrogio affermava che Sebastiano era originario di Milano e che già allora era venerato in quella città. S. Sebastiano è un santo maschile molto popolare, soprattutto oggi tra gli sportivi [In tempi storici era considerato un santo con una speciale capacità di intercessione per proteggere dalla peste, e la devozione verso di lui aumentava notevolmente quando la peste era attiva.Tra gli attributi del santo, le frecce di S. Sebastiano che gli trafiggono il petto. Il martirio di S. Sebastiano è stato raffigurato nell'arte visiva già nel V secolo. Tipicamente, è raffigurato come un guerriero in armatura (spesso contemporanea) con scudo e spada. Nelle rappresentazioni tedesche e olandesi, a partire dal gotico, il corpo scarno e coperto di ferite è di solito sottolineato. Spesso viene mostrata l'intera scena del bombardamento, come in Hans Memling. In tali raffigurazioni il santo è solitamente legato ad un albero, come nella Madonnina di S. Sebastiano del Corregio (1524). Rappresentazioni come quella di Matthias Grünewald sulla pala d'altare di Isenheim si discostano deliberatamente da questa per sottolineare una particolare affermazione pittorica. La rappresentazione di S. Sebastiano tra le braccia di Sant'Irene, che si prende cura di lui, di Georges de la Tour, si distingue per i forti echi di una Pietà.
Almeno dal Rinascimento, S. Sebastiano è stato raffigurato come una solida icona della bellezza maschile, simile a quella di Adone. Parte del motivo del rinnovamento della venerazione del santo dopo il periodo medievale è stata la sua riuscita invocazione durante un'epidemia di peste a Roma dopo il 1348. Rappresentazioni più recenti del santo con allusioni omoerotiche, come Le Martire de Saint Sébastien, opera teatrale di Claude Debussy con testi di Gabriele D'Annunzio, o il film Sebastiano del 1976 di Derek Jarman, hanno causato scandalo. Hanno anche un ruolo nella novella Morte a Venezia di Thomas Mann e nel discorso del premio Nobel di Mann o nella Confessione di una maschera di Yukio Mishima (1925).